Per i testi:
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Francesco Beltrami (1965), nato a Laveno, dal 2007 si è trasferito a Gozzano. Diplomato al Liceo Classico Cairoli di Varese ha
frequentato successivamente la facoltà di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Pavia ed è diventato poi bancario, professione cha ha svolto per ventidue anni.
La sua vera passione è sempre stata quella per il giornalismo, soprattutto sportivo, con un occhio al passato. Dopo gli inizi nel 1990 a «La Prealpina» di
Varese e come addetto stampa della Pallacanestro Gavirate è tornato a scrivere con costanza dal 2015, collaborando anche con testate on-line.
Oggi è giornalista pubblicista e lavora presso la Stampa Diocesana Novarese, «Arona-Borgomanero 24» e la rivista «Le Rive».
Ha autopubblicato vari libri. Per Compagnia della Rocca ha dato alle stampe, in coppia con Francesco Ruga, Gozzano Calcio dal 1924 (2024).
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Claudio Colombo, nato nel 1968 a Domodossola, dopo la maturità classica e una laurea in scienze politiche nonché un diploma in scienze religiose è docente presso vari
istituti scolastici. Con la propria famiglia di viticoltori si è occupato di vigneti situati a Suno, Mezzomerico, Boca e a Brovello nell’area del Mottarone.
In qualità di storico ha pubblicato con Compagnia della Rocca Le vigne del Mottarone (2023).
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Paola Colombo (1962-2019), nata e vissuta ad Arona, laureata in lettere antiche presso l’Università degli Studi di Milano, ha lavorato
come ricercatrice nella stessa università e in seguito presso case editrici per libri di testo. Da sempre appassionata di scrittura,
a partire dal 2013 era solita regalare ai parenti e agli amici più cari un proprio romanzo che aveva come protagonista il maresciallo De Luca.
Libellule, il quinto della serie, è pubblicato in sua memoria da Compagnia della Rocca (2019). Sempre postumi sono usciti Peccati di lago (2020),
Duetto (2020), Rime baciate e Trittico aronese (2021).
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Francesca Romana D'Amato (1974). Nasce a Roma, poi la vita la porta in Algeria, Friuli, Piemonte, Lombardia e nei Paesi Bassi. Studia Scienze Naturali e lavora per
vari parchi e testate ambientali, occupandosi di comunicazione e pubbliche relazioni. Dal 1998 colleziona leggende italiane. Le usa per giochi di ruolo, improvvisazioni
teatrali, mostre e varie pubblicazioni, tra le quali Gnomi di caverna (2005) e la raccolta di leggende Luoghi della meraviglia (2010).
Con Compagnia della Rocca sono usciti i romanzi fantasy I draghi dei Visconti (2010) e Draghi randagi (2013),
nonché la Mappa dei draghi italiani (2013) e Draghi. Guida al riconoscimento (2015), disponibili al pubblico in forma di poster.
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Giovanni Di Bella (1948). Laureato in lettere classiche, docente fino al 2006, è cultore di storia locale del basso Verbano,
sponda lombarda compresa. Tra le sue pubblicazioni: Testimonianze e ricordi. 60° della Liberazione (2005),
La Vetreria Operaia di Sesto (2006), Il Dopolavoro «Savoia Marchetti» (2010), La Nautica di Arona (2012)
e, insieme a Giacomo Fiori, Hospitalis Aronæ (1998). Con Compagnia della Rocca ha mandato in stampa
Alla riscoperta di Carlo Bini (2013), Arona e la Grande Guerra (2015) e Due anni negli Stammlager (2020).
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Giacomo Fiori (1968). Aronese, si occupa di storia locale dall’inizio degli anni Novanta, dopo la laurea in lettere moderne. Ha pubblicato numerosi
saggi in rivista e, tra le opere in volume, Arona. Cronache illustrate di una città (1997), Hospitalis Aronæ (1998, a quattro mani con
Giovanni Di Bella), I trent’anni che cambiarono Arona (1998), seconda edizione accresciuta 2013), Cognomi dell’Aronese e del Vergante
(1999, seconda edizione accresciuta 2008), Proverbi e modi di dire dialettali dell’Aronese (2010), Oleggio Castello. Luoghi, storie,
persone lungo i secoli (2012), La città dei misteri (2007, seconda edizione accresciuta 2012), Mercurago. Dalla Ruota all'Unesco
(2015), L'abate contro tutti. Monaci, chierici, signori, notai, artigiani, contadini e la lunga carriera di Francesco Borromeo nei processi in Arona durante
il Primo Rinascimento (1452-1483) (2017), L'ammiraglio Carlo Rocca Rey. Avventura di un aronese sui mari (2022). Inoltre ha curato, come coautore,
Arona da scoprire (2005, seconda edizione accresciuta 2009), La guerra sul lago (2008) e Il dopoguerra sul lago (2010).
Permanenze in terre centrali e altri versi. (1984-2014), edita nel 2016, raccoglie invece «un trentennio di appartata produzione poetica».
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Enrico Fuselli (1959). Nato a Perugia e laureato in lettere presso l’Università degli studi «La Sapienza», è insegnante di materie letterarie.
Componente del Comitato di studi storici del Museo storico della Guardia di Finanza di Roma e membro di diverse associazioni culturali
(tra cui la Società storica varesina e il Gruppo di ricerca storica di Laveno Mombello).
Ha pubblicato oltre trenta volumi, alcuni dei quali dedicati alla zona del Verbano: Leggende, usi e tradizioni di Montegrino con Bosco Valtravaglia e delle sponde del Lago Maggiore,
2004; Fiamme di lago. Cent’anni della sezione luinese dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, 2007; Tra Bedroni e Verbano: la terra del cuore.
Viaggio sentimentale nella memoria di Bosco Valtravaglia e Montegrino, 2007; I primi 120 anni dell’Asilo infantile “Domenico Sartorio” di Montegrino, 2008;
Omaggio a Marco Formentini nel bicentenario della nascita (1811-2011), con Carolina De Vittori, 2011; Grigioverde di lago. Storia della Guardia di Finanza a Cannobio
e in val Cannobina (1862-2017), con Gerardo Severino, 2018; Dante Ughetti: l’uomo, il poeta, lo studioso, con Simona Fontana, 2019; Per sempre Fiamme gialle.
Cento anni della sezione A.N.F.I. di Cannobio 1919-2019, con Giommaria Angius, 2019. È autore di numerosi articoli di argomento storico (alcuni dei quali in pubblicazioni
specialistiche della zona verbanese, come la «Rivista della Società storica varesina», «Storia e storie della sponda magra» e «Verbanus»).
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Silvia Garbini. Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano, città nella quale vive e lavora. La sua tesi di laurea La Rocca
di Arona durante la dominazione spagnola (1525-1707), dalla quale è tratto l'omonimo volume, ha ricevuto due menzioni speciali ai premi
di laurea indetti dall’Istitituto italiano dei castelli e dal Rotary International-Gruppo Seprio. Scrive articoli e recensioni su argomenti
storici e artistici di ambito italiano e internazionale per riviste di settore. Fotografa da tanti anni per passione,
ha esposto in mostre internazionali in Italia e all'estero.
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Carlo Giuliani (Arona 1920-1997). Alla passione per la storia univa quelle per la geografia (era cartografo presso la DeAgostini di Novara)
e per la natura, coltivando fra l’altro l’hobby della pesca nelle acque del Vevera. Nel 1996 pubblicò Il borgo di Arona nel 1700, frutto di anni
di ricerche storiche e documentarie, mentre Il torrente Vevera, lasciato allo stato di manoscritto, ha potuto vedere la luce solo postumo.
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Claudio Maffei (1952). Formatore, consulente, scrittore. Dialoga quotidianamente con aziende ed enti pubblici per migliorare la loro competitività
sul mercato e rendere più piacevole il clima interno. Le sue aree di competenza sono: la comunicazione, la formazione, la motivazione, lo sviluppo
delle risorse umane e i nuovi trend. È stato direttore della rivista «Comunico» e ha pubblicato, tra gli altri, Comunicare: un passaporto
per il terzo millennio (1999), Le relazioni virtuose (2005), Pensieri, parole, stati d'animo (2008), Stai come vuoi (2010),
nonché, con Laura Bogani, Comunicare un partito politico (1990). Con Compagnia della Rocca è uscito il romanzo Il futuro non si prevede,
lo si inventa (2015, riedizione 2017).
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Sabine Manz. Nata in Austria da madre tedesca e padre ungherese, cresce e studia in Italia assorbendo e metabolizzando allo stesso tempo la cultura
italiana e quella tedesca. Dopo qualche esperienza giovanile di disegno, legata soprattutto all’ambito della moda, riscopre in anni recenti multiformi
passioni come la scultura, la pittura, la fotografia, la cucina (ha curato, sempre per Compagnia della Rocca, il ricettario Dolci pagine dell'Unitre).
Con Il Mottarone nelle immagini d'epoca (Compagnia della Rocca, 2016) si è cimentata (in coppia con Guido Rossi) per la prima volta con la stesura
di un libro che, attraverso le immagini, le offre l’opportunità di «giocare» con molti dei suoi interessi.
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Ugo Manzoni (1931-2019). Farmacista, scrive dall’età di tredici ani, ma nessuna delle sue raccolte di poesie e nessuno dei suoi romanzi
ha vinto il Nobel. Ha pubblicato, oltre che sulla rivista «Poesia», cinque raccolte in versi: Le tue mani sono ancora una promessa (Il Convivio Letterario,
1956); Ultime cose (Rebellato, 1974); Fogli di Celyr Zimanno, ornati da Valerio Adami (Alberti, 1981); Garage, con un’incisione di Enrico Bay
(Crocetti, 1989); Plaquette, con un disegno di Judit Reigl (Alberti, 2004); e tre romanzi: Prova, prima viola con obbligo di fila (trasformato
in trattamento per film da Claudio Caligari, 1991), L’uomo di Tangeri (Mobydick, 1995) e Tango e formiche (Mobydick, 2002).
Con Compagnia della Rocca sono usciti il romanzo Il vecchio Hotel du Lac (2016) e il racconto Il giudice (2017).
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Nelly Micheletti (1945). Insegnante elementare in pensione, fin da giovane ha coltivato l’amore per la Valsesia e in particolare
per Riva Valdobbia, suo paese natale. In contatto costante con la realtà locale, ha raccolto nel tempo le testimonianze pervenute dalla sua
esperienza di maestra, traendone una conoscenza approfondita di vita e di cultura. Riva Valdobbia e la sua gente. Immagini d'epoca dalla
Valsesia (2014, in coppia con Guido Rossi) è la sua opera prima.
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Mario Pagliano (1934-2016). Maestro elementare, si è laureato in seguito in pedagogia presso l’Università Cattolica. Ha insegnato materie letterarie, scienze umane e storia
presso le scuole elementari, le medie e il liceo linguistico aronesi. A quella di docente ha affiancato l’attività di studioso di storia locale e brillante divulgatore
dell’Arona del passato; per quarant’anni è stato una delle “firme” più autorevoli della rivista «Il Sancarlone». Fra le sue opere in volume: [con Giulio Quirico] San Carlo Borromeo 1538-
1584 (Grafica Pga, Arona 1984); [con Giulio Quirico e Peppino Tosi] Il Sacro Monte di san Carlo: itinerari storico-artistici aronesi (Tipografia Lavrano, Arona 1987);
Rughe, Contrade e Strade dell’Antico Borgo di Arona tra il ’700 e l’inizio dell’800 (Amici del Centro Storico, Arona 1999); Le origini del Tredicino. Alla riscoperta di una
plurisecolare tradizione locale (Tipografia Ala, Arona 1994); Alla scoperta del borgo di Arona tra il ’700 e l’inizio dell’800 (La tipografica, Invorio 2018). Con Compagnia della Rocca,
la pubblicazione postuma I mesi della mia fanciullezza (2021).
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Jacopo Panerai. Toscano, nato negli anni Settanta. Dopo un diploma senza sbocchi e una laurea inutile ha ricoperto per molti anni la
qualifica di giovane disoccupato, ottenendo in seguito una promozione a giovane semioccupato: attualmente non lo è più perché con il passare
degli anni la qualifica di «giovane» comincia ad andargli stretta.
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Gabriella Papania. Nata a Novara, innamorata delle rive del lago Maggiore, dove vive, svolge l’attività di grafica, fotografa e pittrice,
con un hobby: la cucina, intesa anche come recupero delle tradizioni regionali e delle proprie radici.
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Claudio Pasciutti (1949), aronese, medico, ma anche giornalista pubblicista e maestro di dama. Tra i fondatori, nel 1979, del mensile «Il Sancarlone»,
per decenni ha collaborato a giornali locali. Solo dopo il pensionamento si è deciso a mettere nero su bianco alcune delle idee a lungo tenute nel cassetto.
La prima a vedere la luce, con Compagnia della Rocca, è «I giorni dell’eccidio» (2023).
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Gianfranco Quaglia (1946). Giornalista nato a Vespolate, fra le risaie del novarese, ha iniziato giovanissimo l’attività al «Corriere di Novara» ed è stato corrispondente
della «Gazzetta del Popolo». Chiamato a «La Stampa», dove è diventato professionista nel 1975, ha lavorato a lungo nella redazione centrale di Torino prima di tornare in provincia.
Per molti anni è stato responsabile dell’edizione Novara Verbano-Cusio-Ossola. Membro dell’Accademia dell’agricoltura di Torino, nel 2014 ha fondato la testata on-line «Agromagazine», di cui è direttore. È stato tutor al master di giornalismo dell’Università di Torino. È presidente del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte e della Stampa diocesana novarese.
È autore di alcuni libri, fra i quali: [Con Edoardo Ballone] Piemonte e Valle d’Aosta (Futuro, Verona, 1987); L'agricoltura novarese verso il 2000 (Edizioni Eda, Torino, 1995);
Cento anni di agricoltura novarese. Temi, personaggi ed eventi nelle riviste di settore (Interlinea, Novara, 2002); Il presidente Oscar Luigi Scalfaro. Una storia novarese
(Interlinea, Novara, 2012); Cent’anni di Latteria. 1914-2014. Una storia di imprenditoria e coraggio (Latteria sociale di Cameri, 2014); Non di sole particelle
(interviste ai ricercatori del Cern su scienza e fede, Fondazione Tera, Novara, 2014); L’ingegnere, Gaudenzio «Nino» Cattaneo (Italgrafica, Novara, 2016);
Gente di Riso [con prefazione di Bruno Gambarotta] (Decima Musa, Caltignaga, 2018). Con Compagnia della Rocca è uscito Il presidente, il bandito e altri incontri (2021).
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Guido Rossi (1955). Appassionato di vecchie cartoline, fotografie d’epoca e storia locale, vive a Oleggio Castello. Ha selezionato nel tempo
le sue passioni, concentrandosi sulle vedute di montagna, in particolare della Valsesia, oltre che su quelle del suo paese e dei centri vicini.
Ha operato e opera tuttora in associazioni locali che si interessano di ambiente e territorio. Ha al suo attivo diverse collaborazioni nelle
quali ha curato la fornitura di materiale iconografico a supporto di pubblicazioni editoriali, non ultimo Oleggio Castello. Luoghi, storie,
persone lungo i secoli (Compagnia della Rocca, 2012). Sempre con Compagnia della Rocca ha pubblicato Oleggio Castello nelle immagini d'epoca (2013)
nonché, in coppia con Nelly Micheletti, Riva Valdobbia e la sua gente (2014) e con Sabine Manz Il Mottarone nelle immagini d'epoca (2016).
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Francesco Ruga (1953). Già insegnante di lettere nel suo paese di Gozzano (Novara), ama riandare indietro nel tempo per rievocare fatti e persone dei luoghi di lago.
Tra le sue principali pubblicazioni: Gozzano. Ottocento e dintorni (Eos, 1996, ampliata 2007); Gozzano. Storie senza storia (Eos, 1997);
Ridere a crepacuore. Stupidario scolastico (Eos, 1999); Gozzano. Sguardi sul Novecento (Eos, 2000); Poi ti giri ed è già lunedì... (Eos, 2006);
E vanno indietro gli anni miei (Widerholdt Frères, Invorio, 2010), da cui è stato tratto il film Un palmo sotto l’ombelico (2013) del regista novarese Vanni Vallino;
Bemberg. Nasceva dal cotone, splendeva come seta (Widerholdt Frères, Invorio, 2012); Gli anni belli (Eos, 2018).
Pubblicista, ha curato alcune schede dell’enciclopedia «Il Piemonte paese per paese». Per Compagnia della Rocca Edizioni ha firmato
L'ultimo dei filibustieri (2007, seconda edizione accresciuta 2013), Gente di Gozzano volume I e Gente di Gozzano volume II (2022).
Nonché, a quattro mani con Francesco Beltrami, Gozzano Calcio dal 1924 (2024).
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Massimo Savastano (1974). Dopo la maturità classica ha conseguito il baccellierato in Teologia e la laurea magistrale in Giurisprudenza.
Del «vescovo antimafia» Antonio Riboldi (1923-2017) ha curato la ripubblicazione della lettera pastorale Per amore del mio popolo non tacerò!
(Edizioni Paoline, Milano, 2003). Con Interlinea ha pubblicato Il sangue non sporca i giusti. Mafia e legalità: un mosaico (Novara, 2008),
La mafia ha paura di te. Viaggio dal Nord al Sud (Novara, 2010), Mafia. Punto e a capo. Ripartire dalla coscienza (Novara, 2013).
Per Compagnia della Rocca è uscito Spiccioli di economia (2022).
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Natascia Sgarbossa (1975). Nata e cresciuta ad Arona, ha vissuto a Londra e a Milano dove sono ambientate alcune delle storie della sua prima raccolta di racconti
Attraversando il confine (Compagnia della Rocca, 2021). Lavora come segretaria nella piccola azienda di famiglia.
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Francesco Tavano (1936-2018). Laureato in giurisprudenza, è stato studioso di problemi psicologici, giuridici e di relazioni interpersonali e familiari.
Nato a Catanzaro, ma ha vissuto in diverse città italiane durante i vent’anni trascorsi in servizio nella Guardia di finanza.
Ha pubblicato numerosi libri (soprattutto testi economico-giuridici, ma anche romanzi). Come giornalista ha collaborato con alcune riviste e una radio locale.
Ha anche partecipato a diverse trasmissioni televisive locali e nazionali, è autore delle parole di due canzoni regolarmente registrate alla Siae e ha brevettato alcune invenzioni.
Quattro i titoli con Compagnia della Rocca: Vivere senza soffrire (2011), Mike Bongiorno è vivo! (2011), Storie di ragazze, finanzieri e contrabbandieri (2016)
e Bella la vita (2018).
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Valerio Virgili (1944). Nato ad Arona, dove trascorre la sua giovinezza affrontando studi umanistici e scientifici, fino a laurearsi
in chimica industriale. Dirigente di azienda farmaceutica in pensione, si occupa dei suoi hobby, la pesca e l’escursionismo e, in primo luogo, la pittura.
Frequenta corsi di pittura sotto la guida di Carlo Monti. È iscritto all’Associazione Arte ad Arona ed opera a Paruzzaro, alternando, preferibilmente
nel periodo estivo, lunghi soggiorni in Trentino, innamorato di quelle splendide montagne. Paradiso, andata e ritorno (Compagnia della Rocca, 2019) è il suo primo libro.
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Antonio Zonca (1958). Aronese, perito chimico, in veste di cultore di storia locale ha al suo attivo le seguenti pubblicazioni:
Sant’Eusebio in Pisano (1993), Felice Cavallotti. Il monumento (1998), Arona e le suore della carità di santa Giovanna Antida
(1999), La Chiesa dell’Annunciazione in Meina (2002), La Chiesa di Santa Margherita in Meina (2008) e, tra i titoli realizzati
in collaborazione con altri, quello con Massimo Gioria, Cenni storici di Dagnente (1986). Suoi articoli sono apparsi in riviste
a carattere storico, quali «Novarien», «Verbanus» e «Antiquarium». Da segnalare il contributo a convegni e a mostre di carattere storico.
Con Compagnia della Rocca ha dato alle stampe Vittorio Zonca e la storia dell'alpinismo aronese. 1913-1996 (2013),
Gli affreschi della chiesa di San Giovanni Battista in Dagnente. L'opera di Luigi Morgari (2017), Arona e la Fiera del Lago Maggiore (2021)
e Il campanile di Dagnente (2023).
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Per i disegni:
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Andrea Capone (1978). Insegnante di tecnologia e disegno, da sempre appassionato di fumetto, ha collaborato come fumettista e illustratore
con De Falco Editore, Nicola Pesce Editore, Underground Press, Il Piccolo Torchio Editore, DeAgostini Editore e come vignettista per agenzie di grafica e pubblicità.
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Delia Parzino (1973). Perito chimico, ha esperienze come vignettista nell’informazione locale e sul web.
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Miriam Romeo (1976). Con una laurea in economia e commercio e un diploma di assistente grafico, opera come free-lance nel campo della grafica e dell'illustrazione.
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Serena Silvestri (1982), laureata in architettura d'interni presso il Politecnico di Milano, svolge principalmente l'attività di architetto.
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